Era dal 13 settembre 2017 che non si presentava un “venerdì 13”. Ci voleva aprile 2018 per portarne uno e far perdere milioni di dollari soprattutto all’economia degli Stati Uniti. Una stima non molto recente mette in evidenza come, soprattutto nei paesi di lingua anglosassone, i superstiziosi tendano a non mettersi in viaggio e a non fare acquisti di nessun tipo, preferendo rimanere in casa, con evidenti ricadute sul traffico e sui mercati azionari. In Italia il giorno considerato nefasto per eccellenza è venerdì 17, ma la globalizzazione si sa valica le frontiere e porta la cattiva fama di alcune giornate ovunque. Il venerdì 13 è considerato un giorno di sfortuna non solo nei paesi di lingua inglese, ma anche in Germania, Finlandia, Olanda, Belgio, Polonia, Bulgaria, Danimarca, Svezia, Norvegia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Se anche voi avete irrazionalmente paura del venerdì 13, vuol dire che siete affetti da parascevedecatriafobia! Ma da dove nasce questa superstizione? Per quanto riguarda la giornata del venerdì, probabilmente è legata al giorno in cui Cristo fu crocefisso, mentre per i musulmani è il giorno in cui Adamo ed Eva mangiarono la famosa mela, il frutto proibito. Il 13 invece deve la sua fama al fatto che c’erano 13 persone all’Ultima Cena di Cristo, e il tredicesimo era Giuda. Atri ritengono invece che risalirebbe agli assiro-babilonesi e alle loro antiche concezioni astrologiche: il 12 era numero sacro perché facilmente divisibile, mentre il 13, che arriva subito dopo, porterebbe sfortuna.
Ti aspettiamo nelle Gaming Hall Codere.
Solo da Codere il gioco è divertirti!